Cari Vacabondi, sono sicuro che tutti conoscete le Dolomiti, le perle nelle alpi orientali tra Veneto e Trentino. Un assoluto spettacolo della Natura e concordo con voi. Ma oggi vi voglio raccontare delle Dolomiti Lucane. Ebbene sì, anche nel cuore del Mezzogiorno, più precisamente in Basilicata, ci sono queste piccole montagne.
Il paesaggio è caratterizzato da spettacolari guglie e sagome che hanno suggerito svariati nomi al luogo. Queste montagne sono incastonate tra i comuni di Castelmezzano e Pietrapertosa, due tra i Cento borghi più belli d’Italia. Ed effettivamente lo sono davvero. Unico vero neo e, devo dirvelo, sono i mezzi di trasporto per raggiungere i comuni. Se non avete auto o moto, affittatela in car shiring, ne vale davvero la pena.
Le attrattive delle dolomiti lucane
Ammetto ampiamente che l’attrazione principale è il volo dell’Angelo, che il sottoscritto molto coraggiosamente non ha fatto. Si soffro di vertigini e non mi lancio. Tra i due comuni di Pietrapertosa e Castelmezzano, posti l’uno difronte all’altro, sono state agganciate delle corde in acciaio dalle quali, previa imbracatura adeguata, è possibile attraversare tutta l’area circostante in volo e spostarsi da un Paese all’altro. La mia compagnia che l’ha fatto ne è rimasta estasiata e per nulla intimorita.
Se invece siete come me e vi piace restare con i piedi per terra o sulle rocce, allora questo luogo regala davvero bellezze uniche. Il percorso delle Sette Pietre ha lo stesso scopo del volo dell’angelo: unisce i due comuni su un’antica via contadina lunga circa 2km, ma con i piedi ben piantati al suolo.
Il percorso narra una serie di vecchie storie del luogo, da cui poi è nato il testo Vito Ballava con le Streghe. La narrazione avviene in forma visiva durante le tappe della camminata. Ogni tappa del percorso ha un suo spazio dove sono poste una o più opere artistiche che richiamano le sequenze narrative del racconto. Le tappe sono sette, dunque incontrerete sette sequenze: destini, incanto, sortilegio, streghe, volo, ballo e delirio. Accanto alla via principale incontrerete anche tre piccoli percorsi paralleli: il percorso letterario, il percorso visionario e il percorso naturalistico. Io ovviamente ho scelto l’ultimo, ma se avete tempo vi consiglio di provarli tutti.
Infine vi è un’attrazione che per me ha un forte, fortissimo richiamo: le vie ferrate. Si, sono un amante delle vie ferrate e del trekking d’alta quota. Premetto che siamo lontani dalle idee di ferrate a cui possiamo essere abituati (per chi le fa), però devo ammettere che non sono meno facili come pensavo. Una piccola scalata, scalinata, che porta in cima ad una delle guglie per godere di una vista mozzafiato. Ovviamente non provate a fare questi percorsi senza adeguata attrezzatura: mi riferisco a imbracature, corde e moschettoni, oltre che a scarpe e abbigliamento idoneo.
Dove mangiare a Castelmezzano?
Se avete camminato la mattina per tutto il percorso delle Sette Pietre, quindi 2 km ad andare e 2 km a tornare, vi siete strameritati un pranzo come si deve. Noi abbiamo provato ovviamente la Trattorie del “Vecchio Scarpone”. Un consiglio? Hanno una batteria di antipasti da far impallidire anche gli stomaci più capienti. Abbiamo davvero mangiato tutta la specialità della casa e del luogo. Il consiglio è di scegliere uno dei loro menù, ma anche alla carta è possibile ordinare.
Beh che dirvi… il cibo è squisito, rispetta la tradizione del luogo e soprattutto sazia tantissimo. Non voglio annoiarvi o diventare il nuovo Borghese anche perché altro che ristoranti, ma anche il prezzo è stato molto conveniente… e ci hanno offerto il caffè!