L’area marina protetta più ricca della Liguria: le Cinque Terre

Cari Vacabondi,

tra le numerose aree protette che abbiamo la fortuna di avere nel nostro bellissimo Paese, ne esistono anche molte marine.

Oggi voglio parlarvi proprio dell’Area naturale marina protetta Cinque Terre in Liguria.

Quest’area si trova di fronte al Parco nazionale delle Cinque Terre ed è stata istituita zona protetta nel 1997.

La particolarità di queste aree protette sta proprio nel fatto di avere tante attività subacquee, con vari punti di immersione di interesse naturalistico.

In passato, le Cinque Terre sono sempre state una zona di terra; ma a partire dalla metà del XII secolo, gli abitanti di questa area, in un primo momento contadini, si sono dovuti abituare a uno stile di vita più marittimo. Pertanto, anche i borghi stessi si sono adeguati alla trasformazione della natura circostante tramite la costruzione di case e torri più alte e strette e delle piccole fortezze funzionali per proteggersi da eventuali pericoli del mare.

I punti di immersione più interessanti

La Via dell’Amore

Immersione da circa 15 metri di profondità con possibilità di raggiungere i 32 metri affiancanti da una parete rocciosa in cui hanno dimora aragoste e gorgonie.

Il Panettone

Immersione da 9 metri di profondità per raggiungere i 25 o 35 metri. Qui si incontrano gorgonie e ancora più in profondità le aragoste e i saraghi.

> La franata di Corniglia

Immersione fino a un massimo di 18 metri (ed è quindi accessibile a tutti i brevetti). In questo punto di immersione è molto interessante la fauna: murene, gronghi, aragoste e il pesce cardinale (o “re di triglie”), molte donzelle (conosciute come “pesci carabinieri”) e degli splendidi esemplari di Pinna Nobilis, tra i più grandi esemplari di bivalve (molluschi) presenti nel Mar Mediterraneo

Quali sono le spiagge più belle?

Le spiagge seguenti sono imperdibili:

  1. Spiaggia del Gigante, Monterosso al Mare. È caratterizzata da un mix di ciottoli e di sabbia bianca.
  2. Porto Pidocchio, Framura. È una piccola spiaggia che fa parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre e si trova a ridosso di una parete rocciosa dove si può praticare l’arrampicata sportiva.
  3. Spiaggia di Guvano, Corniglia. Si tratta di una spiaggia completamente selvaggia e naturale, tanto che (a volte) è frequentata dai nudisti. È quindi l’opzione migliore se si cerca un’alternativa 100% naturale.
  4. Altre 3 idee per i Vacabondi che sono alla ricerca di spiagge primitive e selvagge: vi consiglio la Spiaggia di Fossola e la Spiaggia del Canneto, entrambe a Riomaggiore ed infine la Spiaggia di Persico, Campiglia (considerate in quest’ultimo caso un percorso di 45 minuti per raggiungerla).
  5. Spiaggia di Albana, Campiglia. Questa è una garanzia di pace e tranquillità, anche durante i mesi estivi.

La flora e la fauna delle Cinque Terre

La varietà dei fondali e delle correnti marine permettono all’area protetta delle Cinque Terre di ospitare diverse specie sia animali che vegetali.

Il fondale della costa di questa zona è roccioso e ciò dà la possibilità di custodire numerose specie di alghe, l’Eunicella verrucosa ed infine la rarissima Savaglia savaglia, conosciuta anche come il falso corallo nero.

La fauna spazia dai ricci di mare, stelle marine, anemoni e spugne alle cernie, orate, saraghi o la donzella pavonina (Thalassoma pavo).

Inoltre, l’intera area è compresa nel Santuario Pelagos per i mammiferi marini, il quale si estende per circa 100.000 kmq.

Questa zona accoglie diversi cetacei, balene, delfini comuni, capodogli o altre balenottere minori, le quali hanno la possibilità di trovare nelle acque dell’area protetta tutte le condizioni necessarie per la riproduzione e l’alimentazione.

Le normative nel rispetto dell’area

Naturalmente è fondamentale la protezione ambientale della zona marina protetta, quindi sono sostanziali la tutela e la valorizzazione delle caratteristiche naturali e fisiche della biodiversità marina e costiera, anche attraverso gli interventi di recupero ambientale.

Di primaria importanza è anche il sostegno a favore di programmi di studio, monitoraggio e ricerca scientifica nei settori di scienze naturali e ambientali.

Infine, ma non meno importanti, la promozione dello sviluppo ovviamente sostenibile dell’area e l’educazione ambientale.

È molto rilevante valorizzare anche le tradizioni e le attività culturali del posto.

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