San Pietroburgo: un viaggio nella città più bella di Russia

Cari amici Vagabondi questo è un viaggio che desidero fare da tempo. Diciamo che questa città mi è entrata in testa e non è più uscita. Sarà perché tutti mi dicono sia la città più affascinante e culturalmente accattivante della Russia, sarà perché lo Zenit è forse la squadra degli ultimi anni con più presenze in Europa (si non centra poi molto lo so), ma San Pietroburgo è entrata di diritto nei miei viaggi post covid.

Così ho deciso di informarmi su questa città e vedere se vi sono davvero cose interessanti da fare e segnarmele tutte nel mio taccuino di viaggio.

Il centro storico di San Pietroburgo, cuore pulsante della città

Voluto dallo Zar Pietro il Grande, che fece trasformare le paludi intorno al delta della Neva, oggi il centro storico di San Pietroburgo raccoglie i palazzi più maestosi e belli della città. Inoltre è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 1990.

Palazzo d’Inverno (no Grande Inverno), oggi Museo dell’Ermitage, sorge proprio sulla piazza principale e con la sua facciata verde pastello illumina quella che è la colonna dedicata allo Zar Alessandro I. Sicuramente un luogo affascinante specie perché è stata residenza imperiale.

Altro simbolo del centro storico è la cattedrale di Sant’Isacco. Gigantesca e maestosa, questa cattedrale ha la cupola più grande del mondo o una delle più grandi. L’esterno dicono sia sfarzoso, ma l’interno semplicemente sublime: mosaici, marmi, pietre preziose e decorazioni in oro e bronzo.

Non lontano dalla Cattedrale di Sant’Isacco, sorge la Cattedrale del Sangue Versato. Già il nome fa presagire una storia interessante, e quindi entra di diritto nella mia lista, ma pare che all’interno di questa chiesa vi siano oltre settemila metri quadrati di mosaico. Sarà una vera delizia per gli occhi.

Infine il castello Michajlovskij, fatto costruire dall’Imperatore Paolo I, è una fortezza dove quest’ultimo si rifugiava dai suoi cospiratori. Immaginate nel cuore di San Pietroburgo un castello di forme diverse, difensivo e arroccato. Sarebbe quasi da videogame.

La città di San Pietroburgo

San Pietroburgo è in pratica un museo a cielo aperto dove ogni cosa va osservata e visitata, ma non sapendo quanti giorni occorrono ho scelto di mettere a listino alcune delle cose che ritengo più interessanti di altre.

Esempi sicuramente possono essere il barocco palazzo Stroganov, la Biblioteca Nazionale Russa, il Caffè letterario, Piazza Ostrovskij con la statua di Caterina la Grande, la facciata rosa scuro del palazzo Beloselskij-Belozerskij e la cattedrale di Nostra Signora che custodisce l’immagine miracolosa della Madonna del Kazan veneratissima dal popolo russo.

Ma la Prospettiva Nevsky è anche il centro pulsante e nevralgico che raduna pietroburghesi e turisti ad ogni ora del giorno e della notte. Vivace, accogliente, instancabile, pullula di caffè, ristoranti e cinema ed è anche la via principale dello shopping!

I musei di San Pietroburgo

Non visitare anche qualche museo sarebbe sbagliato. Ovviamente il museo dell’Ermitage è il primo che visiterei sia per la vastità di opere d’arte contenute che per la sua incommensurabile bellezza. Al suo interno vi sono capolavori indiscussi dell’arte mondiale come Caravaggio, Raffaello, Van Gogh, Monet e infiniti altri pittori.

Il Museo di Stato Russo invece è dedicato esclusivamente all’arte russa. Non sono un grandissimo estimatore dell’arte russa, ma mi affascina la possibilità di saperne di più sulla cultura e sulle tradizioni artistiche di questo popolo.

Il Museo della Marina mi intriga moltissimo perché racconta la storia della Marina Militare russa e dunque anche la tecnologia usata nei sottomarini militari durante la Guerra Fredda.

Infine il Museo dei videogame sovietici deve essere molto, ma molto interessante.

Lo so, lo so ho saltato volutamente il Museo Fabergé con i suoi gioielli e le sue uova. L’ho fatto volutamente perché non credo di voler fare la proposta di matrimonio alla mia compagna con un anello Fabergé (vi garantisco che costano parecchio) però non si sa mai!!!!

Le notti bianche di San Pietroburgo

Dostoevskij nel suo romanzo, omonimo tra l’altro, le chiama notti bianche. Non è esattamente ciò che immaginiamo noi. Durante l’estate il sole, nella città baltica, non tramonta quasi mai e la notte si trasforma in una notte di luce o notte bianca.

Durante questo periodo la città si anima di nuova energia, si moltiplicano gli eventi, la frenesia, la vitalità. Per carità il sole di mezzanotte è un evento comune nelle città vicine al circolo polare artico, ma solo a San Pietroburgo viene vista e vissuta come un qualcosa di mistico, onirico, quasi la città fosse immersa in un leggendario sogno.

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