Cari amici Vacabondi, dopo avervi raccontato di Matera, voglio portarvi in un’altra zona molto bella sempre della mia Puglia: il Parco dell’Alta Murgia. Anche qui con la mia compagna abbiamo deciso di visitare anche questa zona molto, ma molto bella.
Il Parco dell’Alta Murgia si estende in due provincie e due regioni. Parte dalla provincia della BAT e giunge fino a quella Barese. Ma non in realtà il parco non finisce qui: prosegue in Basilicata sino a Matera per l’appunto. Potremmo dire che arriva quasi sino a Taranto, con i paesini di Laterza e Mottola.
Ma veniamo a noi… sempre con la mia compagna iniziamo a raccontarvi questo tour.
Altamura e Gravina: dal Pulo al Pulicchio
Se avete percorso in auto, in treno o in pullman la statale 96 che collega Bari a Matera, avrete sicuramente attraversato o quantomeno notato due città importanti prima di giungere in Basilicata. Stiamo parlando di Altamura e Gravina.
La prima sosta che facciamo è ad Altamura. Beh che dirvi la città è famosa per una cosa buonissima: il pane. Qui ogni forno è davvero buono e mi sento di consigliarlo. Il marchio DOP poi fa di questo prezioso alimento un prodotto conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Quindi assaggiatelo assieme alla focaccia.
Altamura, inoltre, ha un bellissimo centro storico, di stampo ancora medioevale. E’ stata anche una delle città preferite da Federico II di Svevia. Una passeggiata ve la consiglio soprattutto durante le sagre e l’evento FEDERICIUS, che si tiene ogni anno a Maggio.
Ma perché tanta importanza ad una cittadina, si bella, ma uguale a tante altre? Altamura non è famosa solo per il pane, ma anche per altre due attrazioni: l’Uomo Altamurano e il Pulo.
L’Uomo di Altamura o Altamurano (che dir si voglia) è l’unico scheletro rimasto integro di un uomo di Neanderthal vissuto nelle terre italiane nel paleolitico. E’ davvero incredibile se pensiamo che il suo DNA è ancora in fase di studio e analisi. Ovviamente i resti sono visibili in un museo a cielo aperto che vi consiglio di visitare. Troverete anche alcune esperienze stimolanti, come la sala dei pipistrelli.
La seconda attrazione è il Pulo di Altamura. Si tratta delle depressione carsica più grande di tutta la Murgia. La sua origine non è legata ad attività sismiche o vulcaniche, bensì alla semplice erosione naturale della roccia.
Se vi avvicinate all’area maggiormente depressa potrete notare tre profondi pozzi carsici, inoltre troverete, nella parte settentrionale del Pulo, numerosi ingressi a grotte e cunicoli probabilmente abitati e vissuti in epoca preistorica. Il consiglio che voglio darmi è di non avventurarvi nelle grotte. Il rischio di perdervi o restare incastrati è molto, ma molto alto.
Spostandoci con la macchina di una ventina di chilometri troveremo la città di Gravina in Puglia. Il centro antico non è particolarmente interessante come Altamura, ma anche qui c’è una bella attrazione: il Pulicchio.
E’ una dolina carsica derivante dall’erosione naturale della roccia. Si differenzia da quella altamurana per la lieve ripidità delle pareti e l’assoluta assenza di grotte e caverne. Almeno in questa sarà relativamente difficile perdersi.
Castel del Monte e la Murgia nord-occidentale
Spostandoci verso la BAT (una distanza di circa 50 km da Bari e di circa 100 km da Gravina in puglia) non posso non menzionare Castel del Monte. Se nel Medioevo la perfezione poteva avere un’immagine questa sarebbe stata proprio Castel del Monte.
Frutto del genio e volontà di Federico II di Svevia questo imponente castello è avvolto da un alone di mistero e magia. Sicuramente non era un castello difensivo, in quanto circondato da fitti boschi. E voglia anche dirvi che con amici, una notte d’estate, al chiaro di luna, abbiamo percorso la via dei briganti verso Castel del Monte.
Vi posso garantire che se ci fossero state guardie, difficilmente ci avrebbero visto arrivare. Che possa essere stata una residenza estiva, è fortemente in dubbio; invece il castello poteva essere un buon avamposto di caccia. Ultima analisi è che proprio a Castel del Monte potrebbe essere nascosto il Sacro Graal, trafugato dai Cavalieri Templari durante le Crociate.
Il castello è visitabile e vi consiglio di non perdere l’occasione. E’ davvero bello, anche se spoglio di tutti gli ornamenti reali dell’epoca. La mia compagna non ha ancora fatto la via dei briganti… ci sto pensando per una di queste sere estive!
In zona Castel del Monte poi è possibile visitare anche la chiesa di San Magno, a pochi chilometri da Corato. La chiesetta sovrasta una struttura in pietra un tempo utilizzata per stiparvi la neve e riutilizzata in estate come importante fonte idrica, e fungeva anche da chiesa per la popolazione che abitava le masserie della zona. Poche centinaia di metri separano la neviera da una grande cisterna, una “piscina” a cielo aperto, di antica fattura che costituiva la riserva d’acqua per abbeverare il bestiame.
La facciata della chiesetta è dotata di una porta e di una finestra ed è sormontata da un piccolo campanile centrale. La porta anteriore consente di scendere nella neviera. La chiesetta invece è accessibile da una scalinata laterale.
La zona di San Magno essendo un altopiano carsico accoglie vari bacini “chiusi” dove convergono le acque piovane, come la depressione in cui si trova la cisterna; e vi sono poi le doline, depressioni minori con le tipiche forme “a scodella”, pianta circolare (o ellittica) e diametri di poche decine di metri. Tutt’intorno vediamo un paesaggio pianeggiante o lievemente ondulato, utilizzato per pascoli e colture estensive di cereali e foraggio.
Sicuramente porterò la mia compagna a visitare la via dei briganti, ma ancora ciò che ci manca ancora da vedere nel Parco dell’Alta Murgia.